Chiesa di San Giacomo

Costruita nel 1375 come monastero verginiano alle dirette dipendenze del monastero di Montevergine. Un decreto del 27 aprile 1600 lo ridusse a semplice vicaria, mentre Innocenzo X lo soppresse definitivamente, lasciando soltanto la chiesa aperta al culto. La chiesa, originariamente intitolata ai SS. Silvestro Papa e Marco Evangelista, è stata poi dedicata a San Giacomo Apostolo e S. Silvestro Papa, per poi ritrovare la dicitura attualmente in uso. La facciata è sormontata da un timpano triangolare con finestrone centrale e ricche lesene decorative laterali. Di rilievo per imponenza la torre campanaria posta. L’interno della chiesa è a pianta rettangolare con tre navate (le laterali sono state aggiunte all’impianto originario); lo si nota anche dal fatto che la navata centrale è più alta e tagliata da un transetto e un abside appena accennato, mentre le navate laterali presentano cappelle ed altarini. Peculiare la presenza di matronei (loggiati aperti verso la navata centrale dedicati alle donne) al di sopra delle navate laterali. Nell'abside è collocato, in posizione centrale, l'altare maggiore in marmi policromi, sormontato da una nicchia con la statua dell’Incoronata del Merliano. Ai piedi dell'altare è presente una reliquia ossea di San Silvestro. Da segnalare infine il fonte battesimale e alcuni dipinti settecenteschi provenienti dal Monastero dell’Incoronata, nonché l'organo a canne, in posizione opposta all'altare. La navata sinistra presenta la statua lignea di San Michele Arcangelo, patrono del paese, nell'atto di uccidere il demonio. Importante anche la presenza della cappella di San Silvestro, la quale sbilancia graficamente la pianta creando una certa dissimmetria. La cappella è un vero scrigno di opere d'arte. Infatti, è possibile ammirare la bara dorata con all'interno la statua di San Silvestro, l'indulgenza plenaria e per 100 giorni concessa da Papa Pio IX il 30 agosto 1870 a tutti i fedeli che visiteranno questa chiesa o il santuario di San Silvestro, sulla volta, un dipinto raffigurante la Madonna con Bambino di autore ignoto, l'ostensorio in oro contenente una reliquia di San Silvestro e il dipinto sul pavimento donato alla chiesa da Giuseppe Vaccarella e dai figli Pasquale, Lucio ed Elio; sulla volta, infine, un dipinto raffigurante la Madonna con Bambino di autore ignoto.